Diplomatico e storico italiano. Dal 1903
al 1906 partecipò ai moti irredentisti degli studenti
dell'università di Trieste, rimanendo ferito nel 1904 e incarcerato a
Innsbruck. Dal 1911 al 1914 collaborò come giornalista
all'"Indipendente" e al "Piccolo". Allineatosi con i
nazionalisti e volontario di guerra, nel 1928 fu inviato ad Amburgo come console
generale, poi come ministro a Helsinki e dal 1935 al 1943 a Berna. Si
occupò di storia della Dalmazia, della Venezia Giulia e di Trieste.
Scrisse:
Italiani e Slavi nell'Adriatico (1915),
La
Vénétie Julienne et la Dalmatie (1918),
Storia di
Trieste (1924),
Due anni di storia,
1943-1945 (1947),
La
condanna dell'Italia nel trattato di pace (1952),
Venti anni di
storia (1953) (Trieste 1884 - Roma 1956).